ALBERTO BIANCO: IL VIDEOCLIP DI “MAREMOTO” IN ANTEPRIMA A SEEYOUSOUND

Con la decima edizione del festival ormai alle porte, arriva per Seeyousound e per i suoi seguaci un regalo di prim’ordine: il videoclip di Maremoto, nuovo singolo di Alberto Bianco tratto dall’album Certo che sto bene (2023), è in anteprima esclusiva sul nostro sito.

L’artista torinese si esibirà dal vivo a Seeyousound X in data lunedì 26 febbraio, nella Sala 1 del Cinema Massimo, al termine della proiezione del documentario Certo che sto bene, dedicato alla registrazione dell’omonimo disco.

Visualizza in anteprima il videoclip qui di seguito.

Queste le parole di Bianco sulla registrazione del videoclip:

Il videoclip del brano Maremoto è l’ultimo capitolo dell’avventura a Formentera, è per me il trailer del documentario che racconta la registrazione del disco sull’isola e da oggi è in anteprima sul sito di Seeyousound. 

Maremoto è un ultimo capitolo del primo racconto di una saga e in realtà non chiude niente ed anzi apre, apre a qualcosa di nuovo che arriverà e che porterà le mie parole e la mia musica in altri luoghi, luoghi che ancora non conosco ma che so che ci saranno, come è sempre stato. 

Maremoto l’ho sempre immaginato come un esercizio collettivo da compiere (romanticamente cantare) tutti insieme, ed allora diventa perfetto per questa ultima corsa immaginaria sull’isola.

Diretto da Francesco Coppola, il documentario Certo Che Sto Bene è stato registrato in una settimana a Formentera in presa diretta e racconta la nascita e la genesi del nuovo album di Alberto Bianco e del suo sesto album composto da 10 canzoni, scritte insieme agli amici Margherita Vicario, Dente e Taketo Gohara. Il documentario racconta le giornate spagnole di registrazione, fatte di arte, di musica e di amicizia. vuole catturare l’essenza del sole e il profumo del mare: le tracce dell’album e le immagini riflettono il calore degli amici riuniti in un’atmosfera di condivisione e di positività. Una storia raccontata in trenta minuti della fuga dalla realtà, a coronare il percorso di liberazione personale dell’artista dalla verità, a volte troppo stretta.