Di Federica Lemme
Dead Or Alive è la rubrica della newsletter mensile di Seeyousound che omaggia alcuni degli avvenimenti di genere musicale che hanno caratterizzato il corrente mese: nascite, morti, tracce indelebili nella storia della musica. Ecco le ricorrenze del mese di settembre.
“In che mese siamo?” chiede Bowie
“In settembre” risponde la sua assistente
“In che giorno?”
“Il 25”
“25 Settembre, una data propizia per le idee”…
Cameron Crowe così inizia il suo racconto delle registrazioni di Station to Station, nell’introduzione all’edizione deluxe dell’album pubblicata nel 2010.
Dopo che agosto ha sepolto in un solo colpo Charlie Watts, mitologico batterista dei Rolling Stone e Lee ‘Scratch’ Perry, leggendaria icona del dub, settembre inizia nel ricordo di Lucio Battisti, morto la mattina del 9 dell’estate 1998. Il suo decesso è un mistero ancora oggi irrisolto, con tutto un contorno di indiscrezioni e di aspetti poco chiari. Nel corso degli anni alcune ipotesi sono state avanzate, ma quel gran genio del mio amico, con le mani sporche d’olio, capirebbe molto meglio. Quindi meglio chiuderla con un cenere alla cenere, funk al funky. Come canta David Bowie in Ashes to Ashes. Il pezzo è contenuto nel celebre Scary Monsters (and Super Creeps) uscito il 20 settembre 1980. È il primo lavoro del Duca Bianco dopo la cosiddetta trilogia berlinese, e segna il ritorno alla collaborazione con Roy Bittan(presente in Station to Station del 1976), pianista della E Street Band di Bruce Springsteen. The Boss festeggia il suo compleanno il 23 del mese, lungo la strada dove il paradiso ci aspetta. Quell’eden di cui, secondo un’affermazione di Bowie, ha aperto la porta quel folletto di Marc Bolan. Venuto al mondo e morto in settembre (30/09/1947 – 16/09/1977), il ragazzo giocattolo del ventesimo secolo è considerato il fondatore del glam, un rock fatto di piume e lustrini che spopola negli anni Settanta del Regno Unito, e di cui assieme ai suoi T. Rex fanno parte anche i Roxy Music. Bryan Ferry, nato il 26 settembre 1945, con la sua formazione londinese scrive l’inno ufficiale del teenage rebel con gli occhi ricoperti di glitter e lo smalto sulle unghie: Virginia Plan. Ragazzi molto lontani dalla scelta compiuta da un famoso man in black : «Indosso il nero per i poveri e gli oppressi che vivono nel lato disperato e affamato della città, lo indosso per il detenuto che ha a lungo pagato per il suo crimine, ma è lì, perché è una vittima dei tempi». Morto a Nashville il 12 settembre 2003 porta il nome di Johnny Cash e ha sparato a un uomo a Reno solo per vederlo morire. Nello stesso mese dell’anno 2019, il 10, per un attacco cardiaco si spegne anche il più grande outsider dell’ultima scuola di cantautori americani, Daniel Johnston.
La fine dell’estate sta giungendo ma, come direbbe Liam Gallagher nato il 21 del mese nel 1972, non guardare al passato con rabbia, tanto metteremo ancora la nostra vita nelle mani di una rock’n’roll band che la butterà via. E se avrete voglia di commemorare la morte di Jimi Hendrix (18 settembre 1970) smettetela di leggere e ascoltate Are You Experienced a volume massimo.