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SOUNDFRAMES DAYS – EPISODE 2

PARTY PEOPLE
24 ORE NELLA STORIA DELL’ULTIMA RIVOLUZIONE MUSICALE: LA RAVE CULTURE
di Federica Lemme

È la notte degli anni Ottanta, negli scantinati di Chicago e Detroit si aggira lo spettro di ritmi elettronici pronti a invadere l’Europa. La diffusione dell’house e della techno avviene durante feste organizzate all’interno di aree industriali in disuso. Durante questa momentanea occupazione le fabbriche cessano di essere ricordo della catena del lavoro e si tramutano in un atto di liberazione che si esprime tramite corpi danzanti immersi dentro un suono violento scandito dalle casse.
Il fenomeno presto si diffonde nell’Inghilterra della Thatcher e, legandosi alla psichedelia di fine anni Sessanta, genera l’acid house. È l’alba della club culture. Gli argini del rock vengono rotti dall’invasione dance. L’ecstasy detronizza l’alcol. I party diventano virali e quasi sempre illegali. Nasce quella generazione (s)ballo che vive per il weekend e poi ne paga le conseguenze negli altri giorni della settimana.

Tali feste sono veri e propri riti dionisiaci e nascondono al loro interno anche una precisa ideologia politica: formano la propria logica sull’idea di collettività, si oppongono all’atomizzazione dell’individualismo neoliberale. Approdando a Berlino diventano la coscienza di una nazione. La techno raggiunge qui il suo apice nel 1991, dando luogo alla Summer of Love tedesca. La Germania è finalmente unita, ma ancora culturalmente anestetizzata e oppressa. Questa musica dai suoni freddi e pesanti è tutto ciò che riallaccia i giovani dell’Est a quelli dell’Ovest.

Prima della caduta del Muro, quando nella Berlino occidentale nascono già i primi club, nel mondo sovietico i ragazzi sono costretti a procacciarsi i dischi illegalmente. Gli ex centri spaziali russi, città fantasma che sembrano uscite da un racconto di J.G. Ballard sul fallimento della corsa allo spazio, si animano con feste abusive che ironicamente rubano il nome del cosmonauta Jurij Alekseevič Gagarin. Si balla tra razzi, techno e lsd. I vestiti delle vecchie divise diventano lisergici e cangianti, le notti bianche si tingono di toni diversi. I giovani vivono come stelle in un mondo buio e lontano. Sognano una nuova rivoluzione.
Peccato che in quello stesso 1991, in una mattina americana, le ceneri del rock riprendono vita. Esce un album che in copertina raffigura un bimbo in piscina, nuota attratto da un’esca rappresentata da un dollaro. L’immagine parla da sola sul destino mondiale delle future generazioni. Nevermind dei Nirvana decreta la fine della volontà di combattere per qualcosa. Il movimento rave non si arresta immediatamente, tutti gli anni Novanta saranno una celebrazione dell’elettronica e dei colori fluo. Ma l’energia rivoltosa degli esordi si esaurirà presto. I giovani moriranno schiacciati dal sistema, condannati alla nostalgia della retromania musicale. Sceglieranno di non scegliere la vita.
Ciò che resta dell’ultima controcultura musicale che la storia ricordi diventerà una serie tv da guardare comodamente sul divano.

Ja Gagarin di Olga Darfy rievoca i giorni della techno all’ombra del Muro, ed è solo uno dei tre film che Seeyousound vi farà vedere sabato 19 maggio durante il Secondo Episodio dei Soundframes Days. Filo conduttore: il ballo, il ballare. Dai muri di casse dei rave tedeschi partiremo per un viaggio intorno al mondo alla ricerca dei ritmi e delle danze più diverse, in Move! – Dance Your Life di Fanny Jean-Noël; per poi chiudere con Italo Disco Legacy di Pietro Anton, esplorazione e racconto di prima mano di uno dei fenomeni musicali e danzerecci più saccheggiati dal revival anni ’80 dei nostri giorni.

SEEYOUSOUND INTERNATIONAL MUSIC FILM FESTIVAL
in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema
presenta

SOUNDFRAMES DAYS – EPISODE 2
Sabato 19 maggio
Cinema Massimo | Via Verdi 18 – Torino

h. 17.00 JA GAGARIN (Francia/Russia 2017, 60’, DCP, col., v.o. sott.it.)
di Olga Darfy

h. 19.00 MOVE! Dance Your Life (Francia 2017, 76’, DCP, col.)
di Fanny Jean-Noël

h. 21.00 ITALO DISCO LEGACY (Italia/Germania 2017, 82’, DCP, col.)
di Pietro Anton
Il film sarà introdotto dal regista

Biglietti
7,50€ singolo || 5€ ridotto
Doppietta: 10€ intero || 8€ ridotto
All Day: 15€ intero || 12€ ridotto

Acquisto online qui