Il sesto giorno della decima edizione di Seeyousound è quello dedicato alla proiezione del documentario su Max Roach, uno dei più grandi batteristi del ventesimo secolo, e alla finale di Frequencies, competizione che ha l’obiettivo di scovare nuovi talenti musicali.
Il documentario Max Roach: The Drum Also Waltzes ha riempito la sala 3 Soldati, dimostrando quanto la figura dello storico batterista afroamericano susciti l’interesse dell’affezionato pubblico. Non è un caso. Roach è sempre stato popolarissimo in Italia, specialmente a partire dalla metà degli anni settanta e per tutti gli anni ottanta, quando i suoi concerti erano molto frequenti nel nostro paese. Inoltre per lungo tempo è stato sotto contratto con un’etichetta discografica italiana, la Black Saint/Soul Note. La sua è una storia in cui la musica cammina mano per mano con l’attivismo, con il suo talento che ha preso la forma musicale della ricolta di Martin Luther King, come ci spiega Giorgio Li Calzi, chiamato a presentare il film. Max Roach ha sempre rivendicato il suo essere afroamericano. La sua è una musica di ascolto, che pretendeva gli stessi diritti della musica di Stravinskij. Nel film si ripercorrono i suoi 35 anni di carriera accompagnati ad interviste a musicisti che hanno collaborato con lui, tra i quali spicca Quincy Jones.
In Sala 1 invece tutto era dedicato alle esibizione della quinta edizione di Frequencies, che ha avuto una numerose partecipazione ma soprattutto una qualità sempre più alta. Il curatore della sezione Riccardo Mazza si è detto soddisfatto del lavoro pervenuto quest’anno, a dimostrazione del buon lavoro svolto nelle passate edizioni che ha permesso di costruire una buona base culturale composta da una community di giovani compositrici e compositori che promettono di crescere in maniera importante.
I finalisti di questa edizione sono Irene Fortunato, Lorenzo Saini, Jolanda Moletta e il duo composto da Manuel Sirotti ed Ettore Mancuso. Ognuno di loro ha sonorizzato un breve film muto dedicato ai luoghi italiani. Irene ha aperto le danze sonorizzando immagini di Roma utilizzando un controller midi a forma di guanto. Lorenzo Saini invece ha sonorizzato luoghi siciliani come Taormina, unendo suoni elettronici a quelli del suo violoncello. Jolanda si è presa cura delle immagini veneziane colorandole con una performance elettronica a stampo vocale, tra echi registrati e la sua voce creando un’atmosfera idilliaca. Sirotti e Mancuso invece hanno utilizzato oltre ai sintetizzatori più strumenti: chitarra, basso, huculele e anche campanellini sbattuti contro il microfono interpretando intensamente la performance di sonorizzazione del Golfo di Spezia e della Valle d’Aosta.
Dopo l’esibizione dei finalisti è andata in scena la performance live audiovisiva della vincitrice della scorsa edizione, Francesca Fabrizi. Il verdetto della giuria composta da Camilla Battaglia, Simone Blasioli e Ginevra Nervi si è fatto attendere, costringendo Riccardo Mazza e Carlo Griseri ad allungare il brodo, creando un simpatico siparietto. Un’attesa dovuta all’alto tasso tecnico della competizione. La giuria alla fine ha decretato Manuel Sirotti e Ettore Mancuso vincitori dell’edizione 2024 di Frequencies, con menzione speciale per Jolanda Moletta. Una vittoria che dimostra quanto l’unione fa la forza.
Il pomeriggio era stato dedicato ad alcune repliche tra cui il graditissimo Fatboy Slim: Right Here, Right Now sempre alla presenza del regista Jak Hutchcraft, questa volta proiettato in Sala 1. Siamo agli sgoccioli di Seeyousound. Pronti per il gran finale degli ultimi giorni del Festival.
29/02 – DAY 7
16:00 – NEVER A MASTERPLAN
18:00 – CRASS – THE SOUND OF FREE SPEECH, THE STORY OF REALITY ASYLUM
18:15 – THE K-POP STORY
20:00 – SLOT VIDEOCLIPS | SOUNDIES PRESENTS VIDEOFLOW: IL VENTO
21:00 – ASFALTO CHE SUONA – UN VIAGGIO SENZA META DI 19’40’’ + LIVE
21:15 – JOAN BAEZ I AM A NOISE
22 – ODD SONGS + MARK CUNNINGHAM LIVE @ CAPODOGLIO