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#VENEZIA72, UNA MOSTRA ‘MUSICALE’

Dal 2 al 12 settembre al Lido la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

marguerite-659x809Un’edizione quantomai cine-musicale quella che si svolgerà al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre 2015: la 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica presenta due titoli nel Concorso Internazionale, e almeno altri due da seguire nelle sezioni collaterali. 

Tra i contendenti al Leone d’Oro 2015 spicca il nome di Laurie Anderson, regista di “Heart of a Dog“. 
Film-saggio, Heart of a Dog è un racconto personale che esplora i temi dell’amore, della morte e del linguaggio. La voce della regista è una presenza costante mentre, in un canto senza soluzione di continuità si snodano, come in una corrente, le storie del suo cane Lolabelle e di sua madre, le fantasie dell’infanzia, oltre a teorie filosofiche e politiche. Il linguaggio visivo spazia tra animazione, film a 8mm dell’infanzia dell’artista, immagini stratificate e grafica in movimento ad alta velocità. La musica, firmata dalla regista, percorre tutto il film con brani per violino solista, quartetti, canzoni ed elettronica ambient. Al centro di Heart of a Dog vi è una meditazione visiva e poetica sul “bardo”, il periodo di quarantanove giorni dopo la morte in cui l’identità viene frantumata e la coscienza si prepara a entrare in un’altra forma di vita. A Story About a Story mostra il calvario della regista nel periodo trascorso in ospedale, quando da bambina si ruppe la schiena, e come la storia divenne il suo modo di comprendere il collegamento tra eventi della realtà, autorità e memoria malfunzionante nella creazione di racconti. Teorie sul sonno, sull’immaginazione e sul disorientamento sono formulate come interrogativi sul tempo e sull’identità. È, questo, un pellegrinaggio? Da che parte andiamo?

Secondo titolo cine-musicale in Concorso è “Marguerite” di Xavier Giannoli (in uscita al cinema dal 17 settembre). 
1921, inizio dei ruggenti anni venti. Non lontano da Parigi, nel castello di Marguerite Dumont si festeggia. Come ogni anno, un gruppo di appassionati di musica vi si riunisce a favore di una grande causa. Nessuno sa molto della proprietaria, tranne che è ricca e che ha dedicato tutta la vita alla sua passione: la musica. Marguerite canta. Canta con tanto entusiasmo, ma è terribilmente stonata. Simile all’immaginaria Bianca Castafiore, vive la sua passione come in una bolla, e gli ipocriti spettatori che accorrono per ridere di lei si comportano come se fosse davvero la diva che è convinta di essere. Quando un giovane e irriverente giornalista decide di scrivere un articolo celebrativo sull’esibizione di Marguerite, la donna comincia a credere ancora di più nel proprio talento e trova il coraggio per seguire il suo sogno fino in fondo. Nonostante la riluttanza del marito, e con l’aiuto di una vecchia gloria del palcoscenico, decide di esercitarsi per affrontare la prima serata davanti a una platea di sconosciuti.

Ci sono poi due documentari da non perdere: il primo, fuori concorso, è “Janis” di Amy Berg (al cinema dall’8 ottobre).
Janis Joplin non era solo una delle piu` influenti icone del rock e una regina della musica, era molto di piu`. Ha ispirato un’intera generazione, aprendo la strada alle cantanti rock che seguirono. In un turbinio di relazioni sentimentali tormentate e di dipendenza, la sola costante era la sua dedizione alla musica, immutata sino alla sua tragica morte, a soli 27 anni. Narratrice della storia e` la stessa Janis, attraverso le lettere inviate alla famiglia, agli amici e ai suoi amanti. Chan Marshall (Cat Power) presta la sua voce roca e il suo accento del Sud al film, leggendo quelle lettere intime e sofferte. Amy Berg spoglia Janis della sua immagine pubblica di diva per rivelare la donna dolce, fiduciosa, sensibile, ma allo stesso tempo forte che si celava dietro la leggenda.

“Il decalogo di Vasco” di Fabio Masi sarà invece proposto nella sezione Cinema nel Giardino.